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giu 18·modificato giu 18

Grazie Ermanno, sempre ottimi spunti di stimolo. Credo che dobbiamo (re)imparare a riconoscere la nostra individualità futura come parte di noi. C'è una sorta di distacco, frutto di quel disinteresse e di quella superficialità che menzioni, tra il nostro io presente e l'io futuro, intendiamoci: non credo sia colpa di un eccessivo successo dei libri di auto-aiuto, ma questo eccessivo "vivere il presente" senza progettualità pesa in modo angosciante.

In parte dipende anche dal fatto che non riusciamo più ad esprimere leadership, la nostra produzione di rappresentanti democratici è sempre più orientata a produrre dei follower che sappiano sintonizzarsi con l'opinione pubblica, anziché dei leader capaci di aggregare opinione su dei progetti. Penso che la frammentazione dei media abbia un ruolo in tutto questo, facendo prevalere il rumore ed emarginando il "mainstream", ma sarebbe bello unire pensieri di matrice diversa per una sintesi capace di non dico di risolvere, ma almeno di definire il problema nella sua interezza.

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